CCNL Portieri: siglato il rinnovo del contratto

Aumento economico di 209,00 euro e Una Tantum di 1.500,00 euro per i lavoratori del settore

Lo scorso 31 ottobre 2025 le Organizzazioni sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e l’Associazione datoriale Confedilizia hanno siglato l’ipotesi di rinnovo del CCNL di settore che riguarda circa 40.000 portieri e addetti alle pulizie, dipendenti da proprietari di fabbricati.

L’ipotesi di accordo ha decorrenza dal 1° novembre 2025 al 31 ottobre 2028. Il precedente contratto era scaduto nel 2022.

È previsto l’aggiornamento delle retribuzioni con l’aumento a regime di 209,00 euro per il livello A3, riproporzionato per gli altri livelli. Tale aumento sarà erogato in 3 tranches:

154,28 euro a gennaio 2026;

27,19 euro a gennaio 2027;

27,73 euro a gennaio 2028.

A copertura del periodo 2023-2025 di vacanza contrattuale, è stata riconosciuta un’indennità Una Tantum di 1.500,00 euro a tutti i lavoratori inquadrati nei profili A3 e A4. Tale indennità è riconosciuta anche agli altri livelli di inquadramento, ma in misura riproporzionata. L’importo Una Tantum verrà erogato in 3 rate:

500,00 euro alla sottoscrizione del CCNL;

500,00 euro con la mensilità di giugno 2026;

500,00 euro con la mensilità di giugno 2027.

L’accordo rafforza le tutele prevedendo il miglioramento del trattamento economico di malattia; la nuova indennità per il servizio di ricezione e consegna delle chiavi; l’estensione dell’assistenza sanitaria integrativa ai familiari fiscalmente a carico; l’introduzione di una giornata di permesso retribuito per visite di prevenzione; l’inserimento di norme a tutela della genitorialità.

Al fine di valorizzare le professionalità e contrastare il dumping contrattuale è stata istituita, inoltre, una Commissione paritetica con il compito di studiare e adeguare il ruolo dei lavoratori e delle mansioni alle mutevoli esigenze del settore.

I sindacati hanno espresso piena soddisfazione per l’intesa raggiunta.

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: pubblicato in G.U. il decreto

Il provvedimento prevede misure su formazione, controlli e prevenzione (D.L. 31 ottobre 2025, n. 159).

Nella Gazzetta ufficiale del 31 ottobre scorso è stato pubblicato il cosiddetto Decreto sicurezza sul lavoro (D.L. n. 159/2025). Il provvedimento recante “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile” centra l’attenzione soprattutto sugli aspetti relativi alla formazione, ai controlli e alla prevenzione.

In particolare vengono previste:

– la revisione delle aliquote INAIL e dei contributi agricoli a partire dal 1° gennaio 2026;

– nuove disposizioni in materia di adesione delle imprese alla Rete del lavoro agricolo di qualità (necessaria l’assenza di condanne penali o sanzioni amministrative in materia di salute e sicurezza sul lavoro negli ultimi tre anni);

– forte attenzione al fenomeno del subappalto e al suo controllo;

– disposizioni specifiche sui strumenti digitali (badge di cantiere e patente a crediti);

– potenziamento dell’organico dell’INAIL e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro;

– rafforzamento della formazione per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS);

– il rafforzamento della tutela assicurativa INAIL per gli studenti impegnati nei percorsi di formazione scuola-lavoro;

– l’adozione di linee guida per l’identificazione, il tracciamento e l’analisi dei mancati infortuni;

visite mediche aggiuntive per le attività ad alto rischio di infortuni;

– destinazione delle risorse derivanti dalle sanzioni irrogate dalle ASL alle attività del Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (SPRESAL) e a quelle di formazione e aggiornamento professionale.

 

 

CCNL Scuola: incontro tra le Parti per il rinnovo del contratto

L’Aran presenta gli aumenti retributivi per il 2022-2024 e anticipa le cifre del 2025-2027

Il 31 ottobre 2025 si è svolto l’incontro tra l’Organizzazione sindacale Cisl-Scuola e l’Aran per il proseguimento del negoziato sul rinnovo del CCNL di settore per il 2022-2024.

L’Aran ha comunicato quali sono i possibili incrementi retributivi per i settori università, ricerca e Afam, in linea con quanto già fatto per il settore scuola.

L’Agenzia ha comunicato, inoltre, i valori ipotizzabili per il futuro CCNL 2025-2027, con la previsione di aumenti economici medi per il personale della scuola a partire dal 1° gennaio 2027. Tali aumenti consistono in:

135,00 euro al mese per il personale della scuola, per 12 mensilità;

142,00 euro al mese per i docenti, per 12 mensilità;

104,00 euro al mese per il personale Ata, per 12 mensilità.

Il sindacato sottolinea l’urgenza di raggiungere un’intesa sul rinnovo 2022-2024 che è essenziale sia per avviare il negoziato per il 2025-2027 sia per consentire ai lavoratori di percepire il saldo degli incrementi retributivi gli arretrati spettanti.

Il prossimo incontro per la prosecuzione della trattativa è stato fissato per il 5 novembre 2025.