Comuni montani: agevolazioni per il lavoro agile e giovanile

Pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge recante disposizioni per il riconoscimento e la promozione dei territori di montagna (Legge 12 settembre 2025, n. 131).

Sulla Gazzetta ufficiale del 19 settembre scorso è stata pubblicata la Legge n. 131/2025 recante disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane. Il provvedimento, entrato in vigore il 20 settembre 2025, con l’articolo 26 dispone misure per l’agevolazione del lavoro agile nei comuni montani.

Per gli anni 2026 e 2027, alle imprese che promuovono il lavoro agile quale modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa, è riconosciuto l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. L’esonero contributivo spetta per ciascun lavoratore con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, che non abbia compiuto il quarantunesimo anno di età alla data di entrata in vigore della legge, che svolga stabilmente la prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile in un comune montano di cui all’articolo 2, comma 2 della medesima legge, con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, e trasferisca la propria abitazione principale e domicilio stabile da un comune non montano al medesimo comune montano. Per gli anni successivi a quelli sopra indicati, l’esonero è limitato, per il 2028 e il 2029, al 50% nel limite massimo di importo pari a 4.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile, e, per il 2030, al 20% nel limite massimo di importo pari a 1.600 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile. Sono esclusi dall’ambito di applicazione della misura i premi e i contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, e resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. 

Con successivo decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze, delle imprese e del made in Italy e per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, saranno definiti i criteri e le modalità per la concessione dell’agevolazione in argomento, anche ai fini del rispetto del limite di spesa, nonché i relativi meccanismi di monitoraggio, da realizzare con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Un’agevolazione fiscale è poi prevista dall’articolo 25 della legge a favore delle imprese montane esercitate da giovani. 

Alle piccole imprese e microimprese, come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, le quali, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge, abbiano intrapreso una nuova attività nei comuni di cui all’articolo 2, comma 2, il cui titolare, alla data di avvio dell’attività stessa, non abbia compiuto il quarantunesimo anno di età, nonché alle società e alle cooperative che abbiano intrapreso nel medesimo periodo una nuova attività nei citati comuni, e i cui soci siano per più del 50% persone fisiche che alla data di avvio dell’attività non abbiano compiuto il quarantunesimo anno di età ovvero il cui capitale sociale sia detenuto per più del 50% da persone fisiche che alla stessa data non abbiano compiuto il quarantunesimo anno di età, per il periodo d’imposta nel corso del quale la nuova attività è intrapresa e per i due periodi d’imposta successivi, è concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del D.Lgs. n.  241/1997, in misura pari alla differenza tra l’imposta calcolata applicando le aliquote ordinarie al reddito derivante dallo svolgimento della predetta attività nei citati comuni, determinato nei modi ordinari e fino a concorrenza dell’importo di 100.000 euro, e l’imposta calcolata applicando al medesimo reddito l’aliquota del 15%. Quale condizione, è richiesto che l’attività di impresa sia svolta per un periodo minimo di otto mesi, anche non continuativi, nel corso dell’anno solare di riferimento.

Il comma 2 dell’articolo 25 disciplina poi il caso specifico dei territori dei comuni montani di cui all’articolo 2, comma 2, con popolazione non superiore a 5.000 abitanti ove insista una delle minoranze linguistiche storiche di cui alla Legge n. 482/1999, i cui appartenenti rappresentino almeno il 15% dei residenti.

Il credito d’imposta è concesso nel limite complessivo di 20 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025.

CCNL Agricoltura Operai e florovivaisti: approvata la piattaforma per il rinnovo del contratto

Richiesto aumento salariale del 6,5% nel biennio 2026-2027

Dopo il percorso di consultazione, avviato in tutto il territorio nazionale, nei giorni scorsi gli attivi unitari di Fai, Flai e Uila hanno approvato all’unanimità la piattaforma per il rinnovo del CCNL per gli operai agricoli e florovivaisti 2026-2029. La piattaforma persegue l’obiettivo di rafforzare i diritti e valorizzare la professionalità e le competenze di oltre un milione di lavoratrici e lavoratori. 

La piattaforma, oltre alla richiesta di aumento salariale del 6,5% nel biennio 2026-2027, contiene anche una proposta sullo sviluppo del settore, a partire dalla richiesta di valorizzazione dei lavoratori stagionali, di garanzia della continuità lavorativa in un settore caratterizzato da una intrinseca stagionalità, di integrazione di quelli stranieri, nonché della qualificazione dei rapporti di lavoro e delle professionalità.

Particolare importanza è dedicata anche ai temi della bilateralità, welfare contrattuale, permessi, mercato del lavoro, sistema degli appalti e contrasto alla violenza di genere. Fai, Flai e Uila, in particolare, ritengono indispensabile rafforzare il sistema delle relazioni sindacali nel settore, per assicurare un mercato del lavoro legale, tracciabile e più efficiente. Le richieste dei Sindacati sono volte a dare piena applicazione alla L. n. 199/2016, istituendo Sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità in tutti i territori ma anche potenziando i compiti e le attività proprie degli enti bilaterali, soprattutto sul versante del welfare, della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e della formazione. 

La piattaforma sarà inviata alle controparti affinchè si apra presto la fase delle trattative e si possa giungere in tempi brevi al rinnovo del contratto. 

CCNL Enti culturali e ricreativi: nuovo incontro per il rinnovo

Rappresentanza sindacale, aumenti economici e riclassificazione del personale sono i temi trattati

Il 23 settembre si è tenuto un nuovo incontro tra Federculture e le OO.SS. Fp-Cgil,  Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa per il rinnovo del CCNL dei dipendenti delle Aziende, Imprese, Società, Istituzioni, Fondazioni, Associazioni ed Enti aderenti a a Federculture.

Gli argomenti oggetto di discussione sono stati la rappresentanza economica, nuovi incrementi retributiva e la riclassificazione del personale.
Per quanto riguarda il primo argomento i sindacati hanno richiesto il piene rispetto del protocollo vigente firmato da Fp-Cgil,  Cisl-Fp e Uil-Fpl, mentre Federculture propone la sottoscrizione di un protocollo specifico condiviso con le Organizzazioni Sindacali.

Dal punto di vista economico, si propone un  aumento economico sul livello tabellare del 6,65%  da novembre 2024. 
Tale argomento è rinviato al prossimo incontro del 13 ottobre. 
Infine, per quanto riguarda la classificazione del personale si propone una semplificazione del sistema vigente con l’incorporazione di alcuni livelli.
Tale argomento sarà oggetto di un nuovo incontro da definire.